InfoMus Lab


Gli studi e le realizzazioni per la parte per tastiera luminosa nel Prometeo di Skrjabin

 

Teatro Carlo Felice
Stagione Sinfonica 1999-2000

 

Concerto
Sabato 18 settembre, ore 21
Jansung Kakhidze, direttore
Massimiliano Damerini, pianoforte
Lidia Tirendi, mezzosoprano

 

Alexandr Skrjabin, Promethee 'Le Poeme du feu'
Per grande orchestra, pianoforte, organo, coro e tastiera luminosa op.60

 

Sergej Prokofief, Alexander Nevskij
Cantata per mezzosoprano, coro e orchestra, op.78

 

Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

 

Concerto in collaborazione con
il Centro Italiano Studi Scriabiniani di Bogliasco (Ge)
e con l'InfoMus Lab del DIST, Università di Genova

 

 

Nella partitura del "Prometeo" è prevista una parte per "tastiera luminosa", uno strumento immaginato da Skrjabin come una tastiera di pianoforte capace di diffondere colori invece di suoni. In collaborazione con lo staff del Teatro e con il Centro Italiano Studi Scriabiniani il Laboratorio ha individuato le modalità di diffusione del colore e una ricostruzione di un modello di tale strumento.

 

Two snapshots from the perfomance of Scriabin's Promethee at Teatro Carlo Felice Opera House. Concert opening the Theatre season 1999-2000. Lighting keyboard design by Laboratorio di Informatica Musicale, with the collaboration of Centro Italiano di Studi Scriabiniani and Teatro Carlo Felice.

 

Le indicazioni in partitura per la "tastiera luminosa" sono incomplete: non vi sono ad esempio indicazioni precise relative alla diffusione dei colori in sala, né sulla dinamica e in generale sulla interpretazione delle note-colore. Relativamente alla interpretazione e al problema del controllo del sistema luci del Teatro, il Laboratorio ha studiato diverse possibilità da cui è emersa la soluzione utilizzata in concerto. Nella voce caratterizzata da lunghi pedali (decine di secondi) occorre rendere il colore corrispondente non in modo statico ma profondamente integrato con gli andamenti della parte orchestrale, cercando di rispettare, per quanto possibile, le intenzioni del compositore. Sul problema della interpretazione delle note-colore, il nostro Laboratorio ha sperimentato tre strade possibili, realizzando tre prototipi di sistemi informatici di controllo da cui è infine nato il sistema definitivo. Una prima soluzione si proponeva di delegare completamente il controllo della esecuzione al Maestro alla tastiera luminosa, trasformando l'interpretazione alla tastiera direttamente in dinamica e diffusione nello spazio del colore. Questa soluzione presenta alcune difficoltà di esecuzione, dovute ad esempio alla lunghezza delle note pedale. Successivamente, sulla base di esperimenti con un prototipo di sistema in Laboratorio e di una più approfondita analisi della partitura per orchestra, si è pensato di utilizzare la dinamica di gruppi di strumenti per controllare la dinamica della voce con note pedale della parte per tastiera luminosa. Per realizzare questa soluzione, vengono utilizzati microfoni su gruppi orchestrali, il cui segnale viene analizzato in tempo reale da computer distillandone i parametri utili a loro volta per modulare l'ampiezza e la diffusione delle note-colori pedale. (Una esperienza simile è stata effettuata dal Laboratorio per il concerto "I colori del suono" di Fabbriciani, Vidolin e Camurri presentato al Mittelfest di Cividale del Friuli nel luglio 1998: il suono del flauto di Fabbriciani veniva analizzato in tempo reale per plasmare delle elaborazioni grafiche elaborate da computer nel brano "Passage" di Risset). Tuttavia, dopo alcune sperimentazioni con un prototipo in Laboratorio, anche questa soluzione è stata abbandonata, per vari motivi: la difficoltà del Maestro alla tastiera di integrare la propria dinamica con la dinamica dell'orchestra, le maggiori difficoltà e tempi delle prove, per un progetto da realizzare in tempi tutto sommato brevi. Il Laboratorio ha quindi progettato un terzo sistema informatico per il controllo dell'impianto luci del teatro, utilizzato nel concerto. In sintesi, vengono trattate diversamente le note pedale dalle altre. Il sistema sincronizza e integra due componenti: i dati relativi alla interpretazione sulla tastiera e le informazioni inserite in precedenza sulle note pedale in una partitura informatica. In questa soluzione, nel sistema informatico di controllo è stata quindi inserita la partitura con indicazioni sulla interpretazione delle note-pedale e con possibiltà di renderla "eseguibile". L'esecuzione alla "tastiera luminosa" viene acquisita ed elaborata dal computer che in tempo reale fonde l'esecuzione alla tastiera con l'esecuzione della partitura. L'interpretazione risultante viene infine trasformata in opportuni segnali di controllo per le macchine luci del Teatro. E' interessante notare alcune delle caratteristiche del sistema realizzato: - Flessibilità e operatività: è possibile cambiare e modificare "al volo" (per maggiore operatività nelle prove) il comportamento del sistema (ad es curve di dinamica e diffusione del colore). - Il sistema prevede, oltre al controllo di intensità del colore, anche le modalità di diffusione nello spazio e nel tempo: si tratta quindi una sorta di sistema di "spazializzazione" del colore - Possibilità di interrompere e riprendere da qualunque punto (per uso durente le prove) - Integrazione con la macchina luci del teatro: le scelte progettuali e gli standard utilizzati rendono il nostro sistema portabile su qualunque macchina luci dell'ultima generazione.

 

Staff del Laboratorio nel progetto:
Antonio Camurri, Riccardo Dapelo, Roberto Dillon, Riccardo Rossi